B & N | Questa Udinese non quadra proprio, e per le risorse umane non rimane che raschiare il fondo del barile, per questa stagione…

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UDINESE in tempo di “SOSTA DAL CAMPIONATO SERIE “A ” “.

Osservazioni da comune cittadino, in atto a riposo, ma sempre attivo, nel seguire la squadra del “IO SONO FRIULI VENEZIA GIULIA” benchè non composta nemmeno da un giocatore indigeno. Pare che lo straniero sia più bravo, detto che in atto in squadra via Beto non ci sia un diversamente bianco che ci possa assecondare. Infatti, attualmente , basta affidarsi alla prosopopea propedeutica alla preparazione di una squadra forte con materiale privo di esperienza quantomeno e dallan classe in divenire dubbia- Stanchi di vedere correre lentamente e spesso a tentoni sul campo, elementi restii ad appaiare o a associare mere espressioni di volontà mentali assunte nella profusione proclive a voler raggiungere coralmente in nome della realtà rappresentata a un obiettivo prefissato, che deve ” de minimis” chiamarsi salvezza, difficilcemente raggiungibile con lo status quo attuale, dove e lo dobbiamo affermare, manca la dovuta qualità, quantomeno nei nuovi attori, restii a crescere in velocità.

Se a Natale non avremo,molto probabilmente, almeno 20 punti in classifica,la salvezza sarà molto difficile da raggiungere. A Gennaio rinforzi ma buoni e sopratutto esperti e pronti a centrocampo e in attacco inclusi i quinti.

Inoltre l’allenatore non deve accontentarsi di un solo modulo 3-5-2, ma in funzione della materia prima disponibile disponi qualche variazione, a suo piacimento e scelta sicuramente, non basta affermare i giocatori fanno quallo che dico (cosa???…) e sono contento. La piazza non è contenta e questo è il solo motivo dirimente plausibile e credibile.

Non vorremmo più vedere individualità e/o solo queste, ma si pretende di vedere coralità,gioco di squadra e velocità,con la dovuta prontezza e sicurezza in ogni decisione e ogni gestualità. All’uopo un rispettoso inchino vada a Sammardzic proclive a divenire in campione e in tale attesa oggi un campioncino sicuro di se e delle proprie scelte in campo,dove soffre delusione per i risultati che mancano. Per ora il solo “artista” nella squadra è lui in attesa,se mai lo sarà che la squadra cresca. Sicuramente Pereyra potrà dare una buona mano e perchè no l’ingresso di Deulofeu che ci auguriamo non tardi troppo. Vorremmo vedere il ritorno del vero Silvestri,per il resto complimenti ai giocatori seppur giovani presenti lo scorso Campionato,i nuovi ci dicano e ci facciano credere nelle loro qualità che per ora latitano. L’autodeterminazione dei nuovi astanti lascia a desiderare. Eppure l’autodeterminazione e l’autostima,assieme alla umiltà e raziocinio sono necessari all’opera.

Convengo infine con quanto affermato dal avvocato Pasqualin sul Messaggero Veneto di ieri.

di Carmino Deotti