PUNTO BIANCONERO | Ordine, disciplina e nuovi innesti: che ripartenza, Udinese ha marce in più !

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Se alla vigilia del inizio di questo campionato di massima serie italiana ci avessero detto che l’Udinese sarebbe partita conseguendo la bellezza di 7 punti in sole 3 giornate avremo faticato davvero a capacitarci di tale vaticinazione. Invece, ora, sdoganate le prime 3 giornate di campionato assieme ad una edificante pausa per l’attività delle nazionali tutto ciò è diventato realtà. Sonante realtà. Ora siamo lì, a permetterci di tenere il fiato sul collo delle prime della classe, le quali sono in 3. Ora però dovrebbe introdursi il “peggio”, con ben 3 partite con una squadra di blasone innanzi. E quindi la fortuna è quella di avere creato un cuscinetto di punti utili a proteggerci dai contraccolpi da calendario. Ora, udite udite, dovremo vedercela con il Napoli a Udine, con la Roma al Olimpico, e con Fiorentina nuovamente alla Dacia Arena. La prossima partita ci chiama ad una vera impresa, perché strappare anche solo un punticino all’ex solone avversario di turno, un certo Luciano Spalletti il cui solo nominativo fa rabbrividire, è davvero un’impresa proibitiva. Figuriamoci poi se la Roma che sente aria di primato mollerà di buon grado lasciandoci qualche punto nella bolgia del Olimpico. Tutto può accadere, ma pare davvero difficile poter ipotizzare un grande risultato nella capitale. A Dio piacendo potremo quindi, bene che vada, fare bottino pieno con la Fiorentina a casa nostra, giusto poi per ripartire come si deve dopo una doppia parentesi potenzialmente arida. Ma mettiamoci ora a pensare positivo, parlando di quanto bene ha fatto l’Udinese in una prima tranche di campionato nella quale ha imposto l’Alt alla Vecchia Signora Juve con una prestazione di gran carattere ed un pari motivo di grande orgoglio. Per non parlare poi della prestazione particolarmente rotonda prodotta nella partita in cui l’Udinese ha ospitato il neopromosso e ben carrozzato Venezia. Un 3-0 tondo tondo che ha soddisfatto davvero tutti, anche per la qualità del gioco prodotto. Le fortune dell’Udinese di questa prima fase di campionato possono essere ragionevolmente ricondotte ad un grande ordine e ad una cospicua disciplina tattica proprie dell’Udinese delle prime sfide. Una Udinese che peraltro ha potuto beneficiare dei grandi exploit delle nuove leve, con il teutonico Samardzic di ultima acquisizione che per esempio ha annichilito da solo con un colpo gobbo a fine partita lo Spezia. Per non parlare poi delle “nuove certezze” tra le quali spunta un Deulofeu che fa davvero ben sperare per un campionato nel quale l’ex dei soloni Barcellona e Milan potrà provare davvero a riproporsi con le proprie grandi qualità rimesse a pieno lustro. Senza contare che poi l’Udinese ha altrettanto ben d’Iddio in cantiere, con un certo Beto che potrebbe essere una delle possibili rivelazioni del intero campionato ed un Soppy che dimostra già di avere quelle qualità che potrebbero farne effettivamente, a pieno titolo, quel rinforzo valido che serve per puntellare una difesa bianconera che in premessa era chiamata a dover recuperare robustezza. Con queste floride premesse l’Udinese può quindi guardare con fiducia ed ottimismo ad un futuro che ora la vede affrontare le Grandi ma che subito dopo le riserverà un ritorno alla normalità che riserverà particolari criticità per i bianconeri solo a Bergamo, in un mese di ottobre nel quale l’Udinese si imbatterà in coda nella difficile sfida di San Siro contro l’Inter che, quella si, sarà la vera prova del nove per testare la corazza dell’Udinese di oggi. Ma, ribadiamo, l’Udinese ha tutte le carte in regola per guardare con cospicua fiducia al futuro, anche se l’obiettivo non potrà essere superiore rispetto ad una buona salvezza, che non è altro che ciò che tutti si auspicano e chiedono per i bianconeri.