Finalmente, dopo quasi tre settimane di una sospensione delle uscite riconducibile alla sosta di campionato dedicata alle Nazionali, torniamo anche noi. Torna Punto Bianconero, che da oggi uscirà solo su udinesenews.it e che è chiamato a commentare un non troppo atteso ritorno di un uomo che a Udine la sua traccia l’aveva lasciata, anche se non si tratta di un solco profondissimo. Parliamo del tecnico Igor Tudor, che dopo aver condotto in salvo l’Udinese nell’ultima scorsa avventura in quel di Udine si candida per il compimento di una nuova impresa. Deve nuovamente far evitare la discesa in Serie B alla squadra dei Pozzo. Tudor è un allenatore di tempra, sappiamo come sia capace di forgiare il carattere delle squadre da lui allenate sino a poter creare pure un ambiente che… non abbia paura di niente. E siccome l’Udinese di oggi è composta da gente caratterialmente non granché matura (i giocatori sono da paragonare a dei fogli bianchi ancora da compilare) si conta sul fatto che sia proprio il mister croato a forgiare i caratteri dei giocatori in maniera solidissima. Questa deve diventare una squadra capace di affrontare chiunque, ponendosi in maniera quantomeno dignitosa ma non solo innanzi ad ogni ostacolo. Il fatto di cogliere l’obiettivo minimo, quello della permanenza in serie A, deve diventare cosa scontata, tanto che poi si deve arrivare pure a volare più in alto. L’Udinese deve diventare una realtà siffatta per aprire quel nuovo ciclo che si può e si deve aprire con il ritorno a Udine di un maestro non anziano ma esperto come mister Tudor. Ok, ci vorrà tutto il resto della stagione per creare un ambiente così, e quindi bisogna solo sperare di restare in serie A agevolmente per poi riscrivere una nuova storia nel campionato venturo, allorquando si ricomincerà da zero. Quindi vanno vinte, o giù di lì, tutte le partite con le “non grandi” che si approssimano. Bisognerà insomma battere il Genoa e l’Empoli al Friuli, ma questo è solo il minimo sindacale, pensate un poco. Poi bisognerà fare fuori anche il Sassuolo, fare un punticino di figura contro l’Inter sempre alla Dacia Arena, e battere il Frosinone in ciociaria e la Spal di nuovo ad Udine. Se serve poi la classifica si potrà ulteriormente arrotondare ottenendo lo scalpo del Cagliari in Sardegna. Questo è il percorso che l’Udinese può tranquillamente portare a compimento, poi (dopo aver ottenuto una comoda salvezza a questo punto) nella stagione successiva ci sarà un nuovo percorso tutto da scrivere.