FINALMENTE CI RISIAMO CON IL CICLISMO- ANNO 2019 – 102° DA INIZIO- E’ IL GIRO D’ITALIA CHE CREA TANTE ATTRAZIONI DI FOLLA,ANCHE SE QUEST’AN NO APPARE PIU’ FRASTAGLIATO CON PARTENZA DA BOLOGNA IN 21 TAPPE E ARRIVO A VERONA CITTA’ PULITA E STOTICA CON L’ARENA IDONEA AD ACCO GLIERE IL GIRO.
Mese di Maggio non solo il mese del Rosario e della Madonna, ma in genere mese che vede la partenza del Giro d’Italia e a breve il termine del Campionato di Calcio in vigore nel 2019. Con l’arrivo della bella stagione ( si spera) anche se corta e magari tortuosa lo sport dovrebbe riprendere vitalità inclusa la formula 1 (poco fortunata per il team Ferrari in atto…mancano…non solo Enzo Ferrari purtroppo ma parti dirigenziali e tecniche all’altezza da quanto pare…) l’atletica e il nuoto ecc … .
Dopo un Giro d’Italia considerato tecnicamente “ complesso “ che ha visto la partenza dall’estero e precisamente da Israele della memoria dell’olocausto cosi’ come del compianto (specie per chi scrive…) Bartali che portava nelle gomme messaggi e quant’altro salvando molte vite umane. Quest’anno si è pensato di diversi motivi di limitare i trasferimenti pensando per la partenza a u8na Città importante, ma… . Città che finalmente pare volgersi verso una svolta storica e arrivo dopo 21 tappe a Verona,Arena… .
Tappa in partenza da Bolohgna a San Luca con la salita prima dell’arrivo dura ma di 2 km in totale 8 km saliscendi e pianura. Gara a ben vedere mista per velocisti e scattisti quindi potrebbe essere data voce a chi funge bene da scalatore sulle ramper dell’arrivo.
Questo quanto dichiarato da chi parla,tal Mauro Vegni architetto ne “tracciatore” di questo Giro d’Italia.
Tre le tappe a cronometro che dovrebbero mettere la dinamite nella gambe la prima alla partenza non lunga,di appena 8 km ma con gli ultimi due con arrivo di tappa, in salita breve ma molto dura specie in partenza,tappa per velocisti e scalatori alla fine. Determinerà chi porterà la prima maglia rosa sulle spalle e che potrebbe portarla secondo certi tecnici fino a San Marino ovvero alla 19° tappa poi inizierà il Giro,parte più difficile vero e proprio. Arrivare in rosa fino a San Marino sarà un’impresa non facile alla quale non crediamo viste le mottivazioni di troppi corridori,tutti forti,desiderosi di portare la maglia almeno per una o più tappe.Sarà battaglia. La tappa di San Marino vede i primi 22 km pianeggianti con dei falsopiani e gli ultimi 11 in salita. A meno 6km la strada spiana poi una leggera discesa e nel finale 4 km di salita, anche se non è lo Zoncolan o il Bondone, ha pendenze di appena 5-6 %.
San Marino sulle rampe del Titano, ci riporta al 25 maggio 1979 quando un ragazzino di 21 anni fece suo il Giro d’Italia , “…spartiacque della mia carriera dichiarò poi…”, si trattava di Beppe Saranni… Arrivò a Milano in rosa. Chissà che non ci sia un Saronni da scoprire pure quest’anno… .
Mentre la partenza ci ricorda che il San Luca nel 1956 venne affrontato con una cronoscalata vinta come ricordiamo dal fortissimo lussemburghese Charly Gaul, che poi conquistò la maglia rosa rfinale ( era l’anno del bestione, per allora, il monte Bondone…). Ma ilvero eroe di quella tappa fu Fiorenzo Magni il quale probabilmente caduto e poi ripartita , tenendo un tubolare che mordeva “ anti dolore “ tra i denti, non arrendendosi ma sopportando dolore e fatica. Si era fratturato omero e clavicola, non volendosi ritirare, chiuse il Giro al 2° posto in classifica generale dietro a Charly Gaul, immaginanrsi non avesse avuto l’incidente.
Oggi Bologna partenza, verso San Luca su tracciato cittadino e arrivo a San Luca:
I corridori partono e alla volta ogni minuto, su un pratto pianeggiante quindi un falsopiano per circa 6 km e gli ultimi due sul salitone che porta a San Luca. Primo percorso di 3 settimane circa di fatica,ecco che ogni corridore parte con compiti dati dalla squadra di appartenenza o team, programmi obiettivi diversi a seconda del corridore delle sue qualità – capacità fisico e resistenza in suo possesso.Come nel calcio chi non all’altezza sa che non può immedesimarsi in questi sports… . L’unica eccezione per uno strano corridore nella persona di tal ROGLIC, già saltatore con gli sci il quale in seguito a un incidente subito in quello sport, al fine di recuperarsi aveva provato a darsi alla bici,destino volle che ora si sta rivelando fortissimo con la bici.
Infatti dopo un percorso tra un bel panorama cittadino ammantato da un bel sole,anche se fuori città tirava un vento a tratti forte e variabile pro o contro la corsa a seconda del momento, verso sera troveremo la pioggia da che risulta. Comunque;
all’arrivo a San Luca : primo arriverà ROGLIC ( oggi partirà in maglia rosa )- al secondo posto Nibali dovrà cedere il posto a YATES, al terzo posto Nibali che ha fatto malgrado non si tratti la cronoscalata tra le sue specialità ha fatto una gara bellissima e fortissima. Tra questi ci sarà salvo sorprese il vincitore del Giro 2019 ?… ,.