Ora è proprio il momento di dirlo a chiare lettere. Se l’Udinese ha un problema legato al rendimento in zona d’attacco, dobbiamo chiamare in causa un giocatore ben preciso. Meramente in relazione alle impressioni relative alle prestazioni sul campo, Kevin Lasagna sembra essere l’ “uomo in più dell’Udinese, ma questa volta detto in un senso differente rispetto a quello canonico. Kevin sembra proprio essere, alla luce delle pure e semplici rilevanze del campo, quel giocatore apparentemente non in periodo di forma che rappresenta una zavorra per l’undici titolare bianconero. Da quando c’è lui l’Udinese sembra essere proprio spuntata, perché obiettivamente tutte le palle che arrivano la davanti vengono spese in malo modo, al 70/80 percento delle volte. Kevin, che non è l’unico giocatore in congiuntura sfavorevole là davanti, sembra mancare per lo più di concentrazione proiettiva sull’evento partita, ma anche di altre qualità come la mira e la precisione, oltre a mancare anche della strutturazione fisica che farebbe al caso in avanti all’Udinese. Insomma, un giocatore incompleto con il quale l’Udinese pare un po’ come se giocasse in inferiorità numerica, per dirla proprio tutta e bella tonda. Ora ci sarebbe l’urgenza di trovare soluzioni alternative a Kevin, perché per fare punti non è che si può contare solo sulla provvidenzialità di un ottimo estremo difensore. Bisogna avere anche un attacco prolifico, e magari anche qualche centrocampista a supporto che la butti dentro. I buoni elementi al centro del campo non mancano, ora però bisogna inserire elementi alternativi in grado di dare concretezza in avanti. Pensiamo immediatamente, in quest’ottica, a Nestorovsky e a Stefano Okaka, che sinora hanno trovato davvero un impiego percentualmente marginale. Ora bisogna dare spazio quindi a chi la sa buttare dentro, o comunque sa portarsi sulle spalle in tutto od in parte il peso dell’attacco. Non c’è più tempo da attendere. Ora dopo il punticino incassato a Verona contro l’Hellas che comunque è parsa essere poca cosa i punti devono arrivare subito. Ci si deve rifare contro il Bologna già domenica pomeriggio, e poi adottare l’atteggiamento della formichina in attesa dell’altra gara casalinga contro il Torino. Quest’ultima gara non facile, che comunque lascia margini di speranza ai bianconeri. Solo questo può essere il modo giusto per ripartire, perché ora come ora l’Udinese pare attraversare davvero un periodo di esaurimento nervoso, e quindi deve risollevarsi nel più breve lasso di tempo che sia possibile.