LAZIO vs UDINESE ( Stadio Olimpico di Roma ) Arbitro Piccinini da Forlì. Risultato 4 – 4
Pensavamo che la Lazio per come organizzata fosse molto più forte, mentre scopriamo che ha non pochi problemi in difesa e non solo. Dopo tutte le battoste subite quest’anno pensavamo ” povera Udinese”. Senza mettere in dubbio la bontà dei giocatori,deplorando solo la povertà “mentale” alla quale sono sottoposti subendo immaginiamo forti “strerss” sotto il profilo fisico e psicologico,infatti la ” grandeaur ” dura ancora un tempo 60 minuti al massimo en poi subentra la stanchezza e il crollo nervoso. La squadra facendo buon viso a cattiva sorte, deve muoversi senza conoscere il proprio ruolo sia individuale che collettivo secondo prospettive casuali e individuali sperando di essere compresi.
Questo è ciò che notiamo sperando di azzeccare nell’interesse della squadra le problematiche. Serve un “mental coach” in quanto il buon Gotti non dimostra di essere efferato in materia mentale nell’inculcare certezza e sicurezza agli uomini, nè a prepararli su un ruolo per volta senza cambi di modulo nella stessa partita, confusione massima.
Ieri malgrado la apparente palese sicurezza messa in mostra, dalla Lazio l’Udinese è partita molto bene con movimenti con e senza palla al meglio, mettendo spesso e di buon grado in difficoltà la squadra di casa,cosa non facile, pur non eliminando del tutto gli errori che contradistinguono questa squadra, sperando che possa presto avere le idee chiare,prima il tecnico,poi la squadra che lo deve assecondare. I giocatori hanno dichiarato a fine gara di voler giocare per la squadra, la società, i tifosi e per il tecnico, quindi lui deve essere il primo a costruire bene questa squadra. Cosa che ancora non ha saputo perfezionare, bravo ma spesso manca….
La Lazio di ieri ha evidenziato tutti i suoi problemi non solo in attacco con un Immobile che vorrebbe tutto anche l’impossibile ma che in realtà raccoglie pochissimo,di questi tempi di magra per la squadra.
Anche l’Udinese invece di affidarsi alla difesa a 4 si è affidata alla solita a tre e per un certo tempo stavolta ha funzionato. Se si vuole come amava affermare William James (1890) che l’Autostima è amore per se stessi (Io e il Se materiale ovvero il tutto che ti circonda, spirituale interessando la propria coscienza e le facoltà psichiche.). Tuitto questo deve essere migliorato in questa squadra dove deve crescere l’approccio della teoria dell’attaccamento (alla squadra,al collettivo,alla società,ai colori …). Costruzione attiva e personale dell’individuo. Non deve diventare (Melaine Klein – 1940-) depressiva seguendo loo stress che può subentrare. La personalità cresdce con l’autonoimia dell’individuo che diventa poi collettiva e fa crescere il gruppo. Non solo moduli ma autonomia nei movimenti al fine di scaricare nervosismo e rabbia anche reattiva come accaduto a Molina ieri con l’espulsione e il fallo fatto che poteva evitare. Lo stesso Molina demotivato e stanco forse,che prima ha concesso perdendo palla un invito alla Lazio la quale serve Immobile e accorcia sul o-2 con l’Udinese in vantaggio,vantaggio che poi diventa 1-3 .
Bellissimo e benissimo nel primo tempo con le squadre che vanno a riposo sul 1-2. Beto al 17′ e al 32′ pt il secondo con una fuga impressionante palla al piede dribla il portiere e insacca mettendo la piva nel sacco ai difensori accorsi.
Fiat Lux ( Genesi, I,3) Il Creatore ha coniato questa frase anche per l’Udinese, sia fatta luce). Deulofeu in crescendo ma in lui amcora ombra in termini di gol mentre in lui si intravede un altro campioncino di soli 19 anni appena compiuti, ma che giocatore per il futuro questo Udogie che stampa palloni sui pali e le traverse. Beto che gran campione in essere ma in crescita esponenziale,centrometista puro palla al piede. Success altro giocatore che deve scendere sempre in campo che in compagnia di Beto semina il panico tra le linee nemiche. Arslan in questa partita grande impegno e sacrificio è lui che al 98° circa xspedisce la palla del pareggio sul 4-4 in retecon un gran bel tiro da 25 mt circa. Una pallombella perfetta. Molina in questa partita ha fatto il bello (44′ gol Molina) e poi espulsione e espulsione. Peccato per quel Anderson sfuggito in velocità a Udogie azione che porterà al serviziio per Immobile e il primo gol della Lazio. Nel secondo tempo la Lazio domina conm l’Udinese con l’ossigenazione ai ferri corti quasi sempre chiusa nella propria area. Gotti ha spedito in campo Nuyting, Pussetto(non al meglio), Arslan (in gran pompa magna) e Soppy al solito sempre pronto. Al 97′ Soppy si produce un fallo da ottima posizione,batte Forestieri indietro per Arslan che dalla distanza insacca dalla distanza. Il portiere della Lazio rimasto stecchito,impallato.
Ci stupisce però il crollo dell’Udinese nel secondo tempo contro un primo tempo impeccabile. Offende il fatto che dal 1-3 in un quarto d’ora regali a questa Lazio che poi non appare un pareggio sul 3-3 e gli permetti subito dopo, il lusso del vantaggio per 4-3, bene e fortunata poi l’Udinese sul pareggio, ma ha rinunciato a 2 punti in più regalati che potevano essere suoi con un po’ di attenzione in più.
La squadra deve crescere ancora sia in autostima che in intdensità de cognizione causale e di fatto (attenzione,impegno,concentrazione ecc…)
A Empoli non sarà una festza in quanto l’Empolui non è la Lazio nè l’Inter ma è una realtà molto tosta in gradi di dare lezioni a chiunque,quindi cara Udinese ci votrrà molta cattiveria e determinazione voglia di mettere sotto glòi avversari subito mantenendo il vantaggio fatto di più reti.
Gotti,come sempre,alla fine è soddisfatto,attento però hai ancora una partita in prova. Basta soliti bla,bla…fatti e crescita.
Comunque da Empoli debbono arrivare i 3 punti.
Carmino Deotti