E’ giunta proprio l’ora di scandagliare cosa c’è di speciale in questa Udinese che sta sbaragliando il campo nella massima serie calcistica. Una cosa pare sicura. E’ la solidità che rende superiore alle altre realtà questa nostra Udinese condotta da uno degli uomini della storia bianconera, ovvero Mister Sottil. Nessuno può negare il fatto che si sia notata una certa dirompenza nell’Udinese di questa stagione. E’ una squadra, questa, oramai pienamente in grado di sbattere in faccia, in tutta umiltà, all’avversario di turno la sua grande e quasi perfetta autorevolezza sportiva. La sua è una grande personalità che può diventare perfetta nel tempo, e che unita alla grande motivazione messa in campo e alla grande quadratura tecnico tattica fa il gioco; e lo fa eccome. Una Udinese fatta così sembra proprio essere paragonabile alle sue migliori versioni storiche, con quelle dei mister Guidolin e Spalletti in primis. E ciò suscita proprio anche una certa commozione, visto che domani Udine saluterà uno dei più apprezzati e amati collaboratori dell’era Pozzo. Domani, infatti, vi saranno le esequie del indimenticabile Lorenzo Toffolini, uno dei più conosciuti e apprezzati, come ci piace ribadire, cuori bianconeri fatti crescere dall’ambiente bianconero. Ed è proprio nel nome di questi grandi “capitani d’impresa” che l’Udinese domenica deve far tutto per cercare di compiere l’ennesima impresa stagionale; quella di dimostrare di essere superiore in maniera numericamente decisiva anche all’Atalanta di Gasperini, che sta riguadagnando i piani alti, che merita grande rispetto ma che – udite udite – non è più una macchina da guerra perfetta come quella degli anni precedenti. E mister Sottil è chiamato ora ad indottrinare i suoi sulle falle proprie della macchina orobica. L’Udinese è chiamata ad approfittare dei punti di caduta e delle ingenuità avversarie, dimostrando finalmente quel opportunismo e tempismo che ancora deve essere estratto da ciindro. Buona Udinese a tutti … !
Valentino Deotti