UDINESE vs SPEZIA (STADIO FRIULI ) ARBITRO MARCHETTI DA LIDO DI OSTIA ( 5 VAR 4 -) UDINESE GIOCA A TRATTI BELLA MA INUTILE IL RISULTATO DOPO 16 GARE
NEGATIVE TRA PAREGGI E SCONFITTE. TROPPA SUPERFICIALITA’ E PARZIALE NEGLIGENZA. DIFESZA CARENZA SUL SECONDO GOLK CI STAVA IL FALLO CON IL “FALLO COMMISSIS” PUNITO EVENTUALMENTE CON IL “ROSSO “PIUTTOSTO CHE SUBIRE IL GOL PERDENDO PUNTI. IL PRIMO SEMPRE DELLO SPEZIA NON CI DOVEVA ESSERE. ESISTE SOLO BETO BEL GOL E PEREYRA MA NON BASTA. SOSTITUZIONI LACUNOSE.
Sinteticamente stavolta abbiamo esposto nel titolo, in breve, quanto lamentato con un comunicato pubblico su una tv locale legata alla stessa società, l’allenatore Sottil il quale, a suo dire, ne ha abbastanza ( il bicchiere è strapieno, tanto da aver rotto gli “attributi”), sulla stessa lunghezza d’onda l’ex portiere Gigi Turci , oggi commentatore televisivo post partita della squadra Udinese Calcio.
Va sottilizzato il fatto che è bello vedere la squadra giocare bene, ma senza cervello, visto che i giocatori si fanno espellere per molto meno che salvare la squadra dal gol che ieri ha regalato il pareggio a uno Spezia che detto in tutta franchezza,non meritava nessun gol. Sul primo la difesa si lascia scappare l’attaccante che riceve palla lunga con la difesa lontana non in grado di impedire all’attaccante il tiro e il gol. Questo per il primo gol spezzino,il secondo è andato allo stesso modo ma ancora peggio,in questo caso il portatore di palla fuori area doveva essere placcato evitando il pareggio,sia pur con una espulsione negli ultimissimi minuti.
Ecco che il bel gioco,invale, appare come una presa per i fondelli sia pur involontaria,ma alla fine apparentemente tale. Ammesso ma non concesso tu voglia vincere la partita, devi fare un gioco proficuo quanto pragmatico, privo di mégalomania o melénso. Chi suona la musica deve fare sempre e comunque massima attenzione alle note con prontezza di riflessi e idee che ora mancano.
Lo stesso accade al momento del tiro per lo più disattento senza riflettere nel breve termine come colpire la palla,con quanta potenza,dove si trova la porta, come sorprendere il portiere anche qui sta nell’osservazione, nell’attenzione automatica o anche a breve, in pratica quanto possa essere certo di creare scompiglio all’avversario almeno al 90 %.
A questo punto del Campionato, non possono esserci segni di stanchezza, meno ancora calo della velocità, in atleti che si dicono professionisti nella massima serie. Il timore o la paura verso l’avversario non deve apparire, va attaccato in giusta misura con la giusta rabbia.
Abbiamo visto che lo Spezia sapeva fare bene in gran parte i falli. Potrebbe non essere stato fischiato almeno un fallo in area di rigore chi poteva essere punito dal Var con calcio di rigore, come normalmente avviene nelle partite,ci chiediamo come mai il Var non sia intervenuto e su questo chiediamo l’esame del fatto con le giuste prebende e rimedi, a favore dell’Udinese, a memoria su per falli su Success e/o Beto alla fine, nè l’arbitro ha indicato con il braccio di proseguire.
Comunque i gol di Beto sono stati di rara bellezza così come il secondogol del pareggio definitivo di Pereyra per l’Udinese. Peccato che su un gran numero di Beto la palla nella calca non sia fatta entrare in porta da Pereyra intervenuto malamente sul takle di Beto a un mt circa dalla porta avversaria. Non si capiscono i cambi,perchè Succes utile nello sviluppo del gioco sia stato fatgto uscire con le relative soistituzioni che non hanno prodotto variazioni di sorta nell’economia del gioco, nè tendenzialmente nel riportare a casa il risultato.Thauvin in crescita ma lungi dall’essere al meglio, per ora non denotra consistenza importante di peso nella tercnica come nel gioco,certo le doti le ha. Thauvin,Pereyra e XSamardzic insieme vanno in comunello a livello tattico,ma bisogna attendere che ci sia crescita nelkl’accompagnare la vaziazione,sotto il profilo tattico. Possono fungere da riserva< per eventuale prova al momento opportuno. L’Udinese crea tante,troppe,occasioni, ma ne sfrutta poche,per noi querstione più che tecnico-tattico di “vyuoto” mentale e disattenzione mista alla mancanza della giusta rabbia che comporta la carica e la sicurezza in se. Abbiamo visto un buon Udogie in particolare,oltre ai Samardzic e non solo.
Grati al grande cronista sportivo peraltro Friulano che si chiede :” a quando l’uscita dal tunnel???….”. Noi possiamo pensare “forse mai”, ma preferiamo sperare ancora,vista la forza e la qualità “inespressa” da questa squadra,che ci auguriamo possa cambiare marcia rivedendo magari pure qualcosa nella variazione modulare.
di Carmino Deotti