

Finalmente nella gara casalinga contro il Bologna, che aveva fisso davanti a sé l’obiettivo di cogliere il proprio traguardo, ovvero quello di continuare a perseguire la qualificazione in Champions, si è registrata quella reazione che ci si aspettava dall’Udinese di Mister Runjaic. Sin dalle prime battute della gara contro i felsinei l’Udinese si è buttata in avanti mettendo il cuore oltre l’ostacolo, con Davis che ha colto un legno con una traversa già al minuto 3’ della prima frazione di gioco. L’Udinese ha poi proficuamente continuato a lavorare ai fianchi il Bologna, fino a giungere al minuto 22 quando Payero ha recuperato un pallone bollente e ci ha provato di sinistro con una iniziativa personale laddove è stato ignorato lo smarcato Kamara; qui Skorupsky non ha potuto fare altro che deviare in corner. L’acuto l’Udinese lo ha piazzato alla fine della prima frazione di gioco, quando lo stesso Davis ha provato a trafiggere in diagonale l’estremo difensore bolognese. A togliere la gioia del gol all’inglese ci si è messo Beukema deviando la traiettoria fuori dallo specchio. Nel secondo tempo ad ammaliare il fedele pubblico del Bluenergy ci ha pensato ancora Payero, per ben due volte. Quel che più conta è che l’Udinese ha capito che era il momento di dimostrare la propria presenza in campo, cercando di raccogliere il massimo possibile, e quello ha fatto. Più di un pari non si poteva cogliere, con un Bologna alla ricerca sanguinosa di punti per l’Europa che conta. Ora però quel che chiediamo all’Udinese è di metterci lo scatto dell’orgoglio anche sul tappeto verde della Sardegna Arena, dove sarà il caso di perseguire una vittoria anche minima, allo scopo di far quadrare i conti rispetto all’ambizione di arrivare a quota cinquanta circa, alla fine di tutto. Poi arriverà anche il momento di annullare l’offensiva del Monza sempre tra le mura di casa propria, perché altrimenti a fare centro nell’obiettivo classifica non ci si può riuscire. Questo ovviamente in ragione del fatto che in coda al torneo ci sono la Juve a Torino e la Viola a Udine, e strappare punti nelle due occasioni sarà possibile solo all’ultimo giro contro la Fiorentina, per l’appunto, occasione nella quale ci si auspica di fare assieme ad una prestazione dignitosa un ultimo punto che varrebbe anche per quest’anno l’onorabilità della truppa bianconera. Per quanto riguarda le ragioni che non hanno portato a fare risultato pieno al cospetto dei rossoblù comandati da Italiano possiamo dire che la zampata decisiva è mancata per il troppo percepire l’importanza del momento, nella giornata di ieri in cui ha prevalso l’intenzione di non commettere azzardi smisurati per entrambe le squadre, e questo ha condizionato ogni tentativo. Alla fine entrambe le squadre hanno capito che era opportuno accontentarsi, capendo che le forze in campo erano ingenti per entrambe le formazioni ed era il caso di accontentarsi di un passo avanti per tutte, senza rischiare che una delle due formazioni in campo se ne rimanesse con un pugno di mosche, in un momento troppo delicato per le ambizioni e la dignità di entrambe le provinciali di lusso che prese dal dogma di rappresentare doverosamente la dignità dei popoli che sono chiamate a rappresentare senza riserve, sino all’ultimo respiro stagionale della massima serie calcistica tricolore.
Di Valentino Deotti