Innanzitutto, diciamolo: mister Tudor ha dato proprio il “giro” giusto al mondo bianconero a forma di pallone da calcio. Gli ha dato la classica sferzata che serve a dire all’ambiente che bisogna dare tutto, mettendoci tutta la grinta possibile. Il mister croato è arrivato da pochissimo tempo e ha già avuto il tempo per cambiare in poche mosse la forma mentis dei giocatori dell’Udinese. Se le versioni precedenti dell’Udinese erano indeterminate, non si ponevano il problema che in campo non c’era alternativa a usare gli artigli, questa Udinese sì che graffia. E’ bastata una partita per capirlo. Per capire che questa Udinese dal punto di vista della tempra già non si fa pregare più. Che bella prestazione che hanno fatto i bianconeri contro il Genoa. Hanno fatto girare palla con determinazione per un tempo e mezzo, dimostrandosi sfilacciati soltanto per l’equivalente di 25 minuti circa. Ma si sa, quando si cambia gestione tecnica bisogna dare il tempo alla squadra di acclimatarsi, di prendere le misure alla nuova situazione. Così si troverà anche il tempo per ritrovare l’unione tra i giocatori, e quindi tra i reparti. E quindi l’Udinese, una volta acquisita la compattezza, potrà dirsi quella squadra perfetta che aspettavamo da tempo. Quella squadra corta e compatta fortificata da una motivazione ferrea che sarà la migliore candidata per fagocitarsi una porzione il più possibile vasta dei punti a disposizione da qui alla fine del campionato. E ora che si deve fare ? A questo punto non resta che buttarsi a capofitto sul malloppo, nel turno infrasettimanale che vedrà l’Udinese opposta al Milan. Per il maggior rischio, a San Siro contro i diavoletti con il dente avvelenato, è quello di perdere. Questo si, lo sappiamo e lo dobbiamo sapere. Ma se prendiamo la situazione assolutamente di petto, sarà maggiore la possibilità di fare punti. E fare punti a casa dei rossoneri sarà davvero una cosa capace di far gridare al miracolo. Quindi, se già sappiamo che male che vada si perde ma se ci si impegna si può fare anche meglio, buttiamoci a capofitto sulla partita. Perché in occasioni come queste vale proprio la pena di farlo… Anche perché sappiamo che facendo punti si acquisirebbe una gran dose di morale, e a questo punto sarebbe una cosa rivitalizzante a dir poco. Un punto e l’Udinese avrebbe già fatto il suo alla grande, in attesa di affrontare l’Empoli in un’altra partita casalinga da vincere come quella contro il Genoa. E ad un ritmo come quello che andrebbe a maturare, in un tempo successivo alla venuta di Tudor, l’Udinese arriverebbe presto a maturare la quota utile a raggiungere una salvezza che a questo punto potrebbe anche essere molto più comoda ed anticipata rispetto ad ogni più rosea previsione. Questo visto che con Tudor l’Udinese dimostra di acquisire l’unico ingrediente che le mancava: un gran carattere, assunto il quale la squadra non sarà più così dimessa come in altri tempi di questo campionato…