Ottenuto esattamente quel che volevamo dal confronto tra le mura amiche della Dacia Arena al cospetto dell’Inter del buon vecchio Spalletti ora non possiamo che prendere atto di un dato di fatto. L’Udinese ha ora la strada spianata innanzi a sé. Ha nel prossimo fine settimana lo scontro diretto in casa di un Frosinone già retrocesso, e poi dovrà liquidare in casa propria i conti con una Spal priva di ulteriori ambizioni. Paradossalmente lo scontro meno facile sarà l’ultima partita del campionato, quella alla Sardegna Arena contro un Cagliari che forse vuole compiere ancora qualche passetto verso l’alto. Per il resto l’Udinese può portarsi a casa l’intera posta in palio nelle partite che ci separano dalla fine della Serie A. Portate a casa due vittorie e al limite un pari in casa del Cagliari l’Udinese si ritroverebbe con 42 punti in tasca. Chiaramente mettendosi in tasca una salvezza anche quest’anno. Obiettivo stagionale centrato, anche se non con gli attesi numeri della soddisfazione per tutti. Per riuscire ad ottenere il massimo dalle ultime partite del campionato, ora chiaramente bisogna finalmente aggiungere un ingrediente alla ricetta bianconera per la felicità. Bisogna aggiungere quella intensità agonistica che a nostro avviso ha ancora fatto difetto all’Udinese nel confronto contro i nerazzurri. Bisogna in buona sostanza raschiare il barile delle energie facendo sentire il fiato sul collo ai tre prossimi avversari. Bisogna buttare tutto nei prossimi 270 minuti di agonismo per l’Udinese. Non importa se alla fine si arriverà stremati al traguardo, perché poi ci sarà il tempo per tirare il fiato. Ma bisogna mettere alle corde questi avversari diretti nella corsa alla onorabilità. Perché c’è da farsi una scorpacciata di punti si, ma anche e soprattutto allo scopo di ristabilire il valore elevato dell’opera bianconera. Guadagnando alla fine di ogni conto l’onore delle armi da appuntare saldo al petto delle zebrette di casa nostra.