Neanche fosse stato un vate situazionale di quelli con i fiocchi, Mister Tudor alla vigilia della gara disputata contro il Parma alla “Dacia Arena” aveva fatto discorsi abbastanza sibillini. Tra i diversi capisaldi del pensiero espresso dal tecnico croato ve ne era uno che faceva più o meno così: se ci esaltiamo contro il Parma dopo la vittoria contro il Milan allora vuol dire che siamo… “stupidi”, o qualcosa del genere… Non dobbiamo gasarci prendendo sotto gamba l’avversario… eccetera eccetera… E, sarà pure un caso come vogliamo sperare, sono successe entrambe le cose ieri, in campo ad Udine al cospetto del Parma. Abbiamo potuto vedere una Udinese che sembrava voler vivere di rendita dopo il successo contro il Milan fare un primo tempo davvero scarso, per poi precipitare in un secondo tempo nel quale ha confermato l’impressione generale che la prospettiva della bassa classifica per l’Udinese potrebbe essere facilmente una realtà. La squadra bianconera di casa nostra non ce l’ha fatta a reggere il campo in maniera sufficiente contro gli emiliani, e alla fine si è beccata un 3-1 che è la spia di quanto l’Udinese sia mancata domenica. E’ mancato il giusto approccio al campo, è mancata l’umiltà che ti porta a dire sì, abbiamo fatto bene contro il Milan ma in fondo da superare c’è un altro ostacolo paridignitario rispetto ai rossoneri innanzi a noi. Il Parma è da rispettare alla stessa stregua di qualsiasi squadra compreso il Milan, e quindi gli dobbiamo lo stesso rispetto che dovremo mettere in campo ad ogni partita. Invece no, Parma preso sotto gamba con la convinzione di avere dalla propria chissà quali fortune potenziali, e la frittata è fatta. Altro che seconda vittoria consecutiva e grandi conferme per l’Udinese, così come poteva essere. E’ uscito un risultataccio sfavorevole all’Udinese che ci dice che l’Udinese deve stare altro che allegra. Il primo comandamento è quello di stare assai con il piedi per terra. Bisogna imparare a mantenere la medesima concentrazione innanzi a qualsiasi avversario, avendone sempre il massimamente dovuto rispetto. E ora con quale faccia ci andiamo a Milano, vista la figuraccia di ingenuità fatta contro una formazione che come l’Udinese è chiamata a lottare per la salvezza in campionato. Ebbene, l’esito di questa figuraccia dice che si, l’Udinese deve stare assai con i piedi per terra e lottare giornata dopo giornata per la salvezza, giusto perché non ha l’adeguata abilità che la porti a conferire il giusto peso all’avversario di turno, prendendolo nella maniera più appropriata possibile. E ora quindi bisogna maturare, non prendendo sotto gamba l’avversario che segue giusto perché ci si sente onnipotenti dopo avere sconfitto il mastodonte che si temeva proprio “non alla propria portata”. Ci vuole equilibrio, quell’equilibrio che ti porta ad affrontare nella giusta maniera l’avversario che hai davanti. La penuria di questo equilibrio fondamentale è riconducibile probabilmente alla giovane età della rosa bianconera, che è dunque propria di una squadra come l’Udinese che prima di essere squadra in grado di affrontare con il giusto equilibrio l’avversario di turno … di passi ne ha da compiere e non pochi. Nella pausa per le Nazionali ecco l’occasione per indottrinare nella giusta maniera la squadra friulana, che così nei prossimi onerosi impegni potrà prendere le cose per il verso e per la misura giuste.